QUANTO CONTA UNA CORRETTA COMUNICAZIONE ANCHE SUI CANALI DIGITALI

Negli ultimi anni, soprattutto nel settore tourism, ci si è focalizzati nella produzione di immagini sempre più accattivanti e sui dettagli tecnici delle performance web (design responsive per i dispositivi mobile, velocità di caricamento delle piattaforme e delle heatmap per tracciare le attività dei clienti, individuazione dei funnel di conversione). Ciò ha generato una lieve carenza in termini di “qualità del contenuto”, narrazione e brand identity. Al contrario la narrazione, la storia, i valori e le persone si riscoprono attraverso lo storytelling, che da sempre, ricopre un ruolo fondamentale a corredo delle immagini e dei video; strumento indispensabile per comunicare ciò che differenzia la nostra identità, prima che la nostra attività, da quella dei nostri competitors: “chi siamo”, “perché” lo facciamo e anche “per chi”, oltre al “cosa” e alla nostra unique selling proposition.

 

Per competere sul mercato quindi è necessario avere un’identità chiara, comunicata in modo coerente, attraverso i canali giusti, monitorando costantemente i dati e conforme alla strategia individuata e delineata dal marketing. Il marketing non significa fare solo attività di vendita, ma è il principale strumento atto a creare il terreno fertile che prepara alla vendita. Le campagne di marketing che vogliono solo “vendere il prodotto” prima ancora di comunicarlo, tengono in realtà lontano il cliente già costantemente bombardato da sterili pubblicità. È invece importante “comunicare” e catturare l’attenzione del cliente attraverso canali emotivi, per creare un primo innamoramento verso una proposta di “prodotto” che lo faccia sentire protagonista di una “bella storia”, che lo faccia emozionare diventando bagaglio di esperienze e ricordi positivi.

Five stars over yellow background

Se la nostra identità, la nostra comunicazione e la nostra strategia sono a fuoco, possiamo parlare al target reale: persone giuste, pubblico specifico, cliente “ideale”. Profilare il “cliente tipo”, significa avere le chiavi per una strategia comunicativa vincente perché in grado di intercettare le esigenze specifiche delle buyer personas. Nel settore turistico a volte si dimentica questo aspetto comunicando “alla massa”, sperando che la nostra offerta possa piacere a tutti. Energie e risorse sprecate.

Una buona comunicazione, una buona strategia di marketing e l’individuazione del nostro target diventano paletti fondamentali per gestire le variabili, in situazioni di emergenza come l’attuale dovuta al Covid-19.

Anche la comunicazione si adegua alle nuove esigenze emotive del cliente cercando di coinvolgerlo attraverso contenuti chiari ed esaustivi in termini di responsabilità, selfcare, protocolli di sicurezza e sanificazione degli ambienti. Occorre creare un humus positivo attorno al nostro brand/attività generando engagement attraverso messaggi innovativi e coerenti: chi vende turismo vende esperienza e bellezza, spensieratezza ma, oggi, anche sicurezza, ambienti sanificati e pulizia costante. Le attività devono prendersi cura delle persone pur garantendo un’esperienza turistica unica ed emozionante.

Gran parte delle strutture turistiche, rimaste chiuse per il periodo del lockdown, hanno accusato il colpo e, subito dopo la riapertura, hanno concentrato una buona parte degli investimenti sul rilancio attraverso il digital che è diventato canale primario per promuovere il prodotto o il servizio nei vari media di comunicazione (social/sito/google ads).

Numerosi bandi regionali hanno elargito fondi perduti per investimenti nell’innovazione tecnologica, nel social e in promozione online. A questo punto, con gran parte dei players nella condizione di investire nel digital, i risultati migliori vengono ottenuti da chi ha attuato una strategia vincente scegliendo il partner giusto a cui affidare la propria comunicazione e la propria creatività e ha ridistribuito i budget finalizzati alla promozione.

Nicola Prato

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